Riccardo Furini | Il giorno e la notte
mar 10 mar
|La Pazienza Arti e Libri Ferrara
Orario & Sede
10 mar 2020, 18:00 – 31 mar 2020, 19:20
La Pazienza Arti e Libri Ferrara, Via dè Romei, 38, 44121 Ferrara FE, Italia
L'evento
Dal 29 febbraio al 31 marzo 2020 si terrà la mostra di
Riccardo Furini
Il giorno e la notte
Il percorso figurativo di Riccardo Furini prosegue inesorabile sulla via maestra che ha intrapreso già da qualche anno: un avvicinamento progressivo al tema inesausto della Natura.
Ci si chiede: Natura naturans o Natura naturata? Opterei senz’altro per la seconda possibilità, perché la rappresentazione di queste forme del visibile, per lo più ritratti di luoghi disabitati e all’apparenza selvaggi, in cui è assente ogni forma di vita umana, sembra depurata da sottese valenze spirituali. Prevalgono emozioni e sensazioni provate direttamente sui luoghi o più tardi in studio durante il lavoro. Esse danno vita a immagini misteriose e inquiete che si alternano sulle tele come le diverse condizioni del giorno e della notte, con il loro carico di luci e ombre, pulsanti, si desidererebbe, come in un Rothko. Un viaggio di lavoro o una vacanza possono essere così lo spunto casuale per un’opera: da qui Dauni, Marmore o Seine, Haute Normandie.
In Furini l’interesse per il dato naturale è cresciuto con il tempo, lasciando un po’ indietro il tratto grafico, ancora qua e là presente, proprio del modus pensandi dell’architetto, sostituendosi anche nella rappresentazione agli Oggetti del quotidiano che popolavano le opere più antiche.
La predilezione del momento è per una pittura più libera ed emozionale. Furini, pittore artigiano, affronta l’impresa con i mezzi a lui più congeniali, acrilico e matita. Il nome che ultimamente gli riaffiora più spesso sulle labbra è quello di Ennio Morlotti, di cui cerca sulla tela anche i grumi di materia, senza scordare, a monte, un Courbet o un Cézanne. Se è lecito guardare ai maestri della pittura moderna – Turner in primis –, va però fermamente respinta ogni taccia di classicismo o, peggio, neoclassicismo: ché l’arte, quando è vera arte, è sempre classica.
Mancano trai lavori esposti espliciti riferimenti al paesaggio ferrarese, titoli come Gita notturna sul Po di Volano o Matinée sul Burana… L’orizzonte di Furini non è affatto localistico, né ripetitivo, fossilizzato in uno schema di tic figurativi e motivi ricorrenti sempre uguali; cerca invece, si direbbe, la salvezza altrove, aprendosi una via personale attraverso la grande pittura occidentale, affrontata con uno sguardo intelligente, selettivo e curioso. Certo l’omaggio a Ferrara non manca, ben s’intende, ma si compie – mi pare – al livello più alto delle affinità elettive: la preferenza, condivisibile, contro ogni facile metafisica od ossequio alla tradizione, va all’ultimo Pittore ferrarese, il mai abbastanza lodato e amato Filippo Tibertelli. E, appunto, richiami al De Pisis delle Nature morte marine sono due tele verticali dai caldi toni ocra, Stromboli (con aringa) e Granchio.
Ocra, gradazioni di grigio, nero, bianco sono i colori cari a Furini, forse più intimamente suoi. Negli anni la tavolozza si è ampliata, acquistando una varietà cromatica che trova piena espressione nelle tinte allegre e squillanti dei grandi fiori, talvolta insetti-fiore, che da qualche anno fanno capolino nella sua produzione.
Furini respinge la falsa sicurezza data dal conoscere la data e il luogo del misfatto, l’hinc et nunc della creazione artistica, con la volontà di travalicare la prigione della forma: ecco dunque titoli come Colli o Sentieri o, addirittura, G1 e G2. E, infatti, per Riccardo anche soltanto una piccola porzione, isolata, di un suo dipinto potrebbe costituire un quadro a se stante, forse più bello, interessante o rivelatore dell’insieme. Il connubio tra informale e figurativo, rivisto alla luce della contemporaneità, non disdegna neppure l’intimità delle piccole dimensioni: cosa dire allora di Notturno: fiore, paesaggio o stato dell’anima?
Roberto Cara, febbraio 2020
Riccardo Furini - Biografia
È ferrarese. Laureatosi in Architettura presso lo IUAV di Venezia, è stato docente al Politecnico di Milano e all'Istituto di Design della Repubblica di San Marino. Ha svolto l’attività di architetto da libero professionista, lavorando poi nella pubblica amministrazione e all'interno di aziende operanti nel settore delle costruzioni ingegneristiche. Dal 2003 al 2007 è stato responsabile del coordinamento scientifico per esposizioni temporanee di Architettura e Design del MUSARC (Museo Nazionale dell’Architettura) di Ferrara.
Cell. (+39) 340 4565408
Mail: ric.furini@gmail.com
ESPOSIZIONI
PESCHEVINO - VILLA TRENTINI, FERRARA 1999
SUPERFICI APPESE - EX CHIESA DI SAN MICHELE, ROVIGO 2000
RICCARDO FURINI - DELIZIA DEL BELRIGUARDO, VOGHIERA 2001
DRAWINGS - CAFFE’ DEL TEATRO, FERRARA 2003
ACCOMOD’ARTI - VIA TERRANUOVA, FERRARA 2004
COLORI E FORME DEL BRASILE - CASA CINI, FERRARA 2005
PASSAGGI - CASA CINI, FERRARA 2005
SOLEFORME - ZUNI ART, FERRARA 2005
ART’S EVENTS, BENEVENTO 2007
NOTTE BIANCA - GIARDINO DELLE DUCHESSE, FERRARA 2007
RICCARDO FURINI - JACOPONE DA TODI RISTORANTE, PERUGIA 2008
RICCARDO FURINI - LA BISARCA 77, FERRARA 2009
HOME GALLERY MASINI - FERRARA 2010
RICCARDO FURINI - RIFUGIO IL FAGGIO, ALPE DI BEDONIA 2013
MLB - HOME GALLERY, FERRARA 2013
HUBUNTU PROJECT - FERRARA 2014
COLLETTIVA - GALLERIA FARINI, BOLOGNA 2014
SPAZIO APPESO - LA FERNANDA, FERRARA 2014
OM - LA BISARCA 77, FERRARA 2014
HOSH – LECCE 2015
EMOZIONI DI SARDEGNA – QUEL FANTASTICO GIOVEDI’, FERRARA 2016/17
TURN – PAM, PARETE (CASERTA) 2019