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Paolo Zappaterra | I Love ITALY 3. Toscana

mer 27 nov

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La Pazienza Arti e Libri Ferrara

Proiezione di fotografie

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Paolo Zappaterra | I Love ITALY 3. Toscana
Paolo Zappaterra | I Love ITALY 3. Toscana

Orario & Sede

27 nov 2019, 21:00 – 23:00

La Pazienza Arti e Libri Ferrara, Via dè Romei, 38, 44121 Ferrara FE, Italia

L'evento

3.Toscana La terza regione protagonista dell'incontro di mercoledì 27 novembre alle 21,00 sarà la Toscana, a lei sono dedicati gli scatti di Paolo Zappaterra che proietteremo quella sera. La Toscana è da sempre associata all'ideale di paesaggi sublimi e di città  ricche di storia e di opere d'arte, fomose in tutto il mondo.  Agostino Maiurano, come per i precenti incontri, accompagnerà le immagini con musiche regionali eseguite con la sua chitarra classica. 

Ingresso libero. 

I Love Italy è un progetto ideato da Paolo Zappaterra, fotografo ferrarese di fama internazionale. Il viaggio virtuale proposto dall’artista attraverso l’Italia percorrerà in 20 tappe, dalle Alpi alle Isole, le regioni d’Italia, per scoprirne le bellezze spesso nascoste, alla ricerca delle tracce ancora persistenti, nonostante il trascorrere del tempo, di un «Bel Paese» celebrato fin dal Settecento dai turisti europei, estasiati dalle bellezze artistiche e naturali di una terra straordinaria. In quest’epoca, in cui sembra tornata di grande attualità nella coscienza individuale e collettiva, grazie anche alle battaglie dell’attivista svedese Greta Thunberg, il tema della salvaguardia dell’ambiente, aggredito in tutto il mondo dalla speculazione economica e dai cambiamenti climatici (basti ricordare i disastri nucleari in Giappone con gli sversamenti di acqua radioattiva nell’Oceano, gli incendi incontrollati in Siberia e Amazzonia, lo scioglimento dei ghiacci dei Poli, ecc.), pare opportuno riportare l’attenzione anche su territori a noi prossimi ma non così famigliari, dove si verificano casi altrettanto gravi di speculazione e crimini ambientali (ne sono un esempio lo sbancamento delle colline del Prosecco in Veneto, appena dichiarate Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco, oppure la tragica vicenda della Terra dei Fuochi in Campania). Contro gli scempi paesaggistici e a tutela della fragilità del territorio si sono battute e si battono benemerite associazioni come l’“Italia Nostra” di Antonio Cederna, che anche a Ferrara ha vinto battaglie per la difesa della città storica (si ricordi il contributo di Giorgio Bassani e Paolo Ravenna). I Love Italy è un omaggio sentito all’Italia meno nota e celebra la bellezza del paesaggio della Penisola e la sua varietà: all’interno delle singole regioni spesso convivono, dal mare alla montagna, diversi ecosistemi. L’esposizione è dunque un modo per conoscere meglio territori sovente vittima di stereotipi semplificatori o che restano fuori (e forse è un bene) dagli itinerari più battuti dai tour operators. Lo sguardo di Zappaterra si posa con leggerezza sulla variegata umanità che abita luoghi che rischiano lo spopolamento e sugli effetti dell’antropizzazione. Il viaggio è una celebrazione della diversità, geografica ma anche antropologica e culturale delle regioni d’Italia; varietà che si manifesta attraverso l’agricoltura, la gastronomia e l’attività lavorativa dell’uomo più in generale e ha uno dei suoi tratti più evidenti e da preservare nelle architetture rurali che si sono sviluppate, assecondando il clima e la conformazione del territorio, in forme uniche e peculiari. È un invito, sempre più necessario anche aldilà dell’emergenza ecologica, ad allontanarsi dal trambusto e dai ritmi frenetici della città per osservare con maggior lentezza e attenzione – all’insegna dello slow looking – la bellezza che ci circonda e ci può regalare emozioni. 

Paolo Zappaterra (Ferrara, 1940), fotografo e regista, ha realizzato reportages sulla Grecia dei colonnelli, su Milano Parigi e Londra nel corso degli scontri del Sessantotto e sulla Spagna franchista. Ha lavorato per l’agenzia “Grazia Neri” ed è stato reporter de “L’Espresso”. Ha esposto le sue opere a New York, realizzando scatti e riprese tra l’altro in Argentina, Tailandia, Australia e nel continente africano. Ha dedicato nel corso degli anni numerosi libri alla città di Ferrara.

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