top of page

MOSTRE

28938918_10213523765682832_923944650_o.j

MARCO OPPICI | FOTOGRAFIE

30 marzo - 30 aprile 2018

"Sono nato a Mantova e vivo in un paese sul fiume Po, Borgoforte. Il Po, per così dire terra o, meglio, “acqua” da fotografi. In famiglia abbiamo sempre avuto uno scaffale popolato di apparecchi fotografici: prima mio padre, poi mio fratello; era solo una questione di tempo perché anch’io cominciassi a vedere il mondo attraverso un obiettivo. Come tanti coetanei ho cominciato dalla fine, con la fotografia digitale, una cattiva maestra che ti insegna come ottenere subito un buon risultato ma nascondendone i princìpi. Princìpi che hanno cominciato a delinearsi quando, studiando Architettura nella facoltà di Ferrara, ho deciso di acquistare una vecchia reflex, una Nikkormat FTn degli anni Sessanta: obiettivo fisso 50 millimetri e la totale incompatibilità con ogni altra lente domestica.
Sono stati proprio i limiti di questa fedele compagna ad avere, di fatto, ampliato le possibilità: spostarsi per individuare un particolare, centellinare gli scatti, osservare con più interesse, cercare. Questi sono gli effetti di un’apparente mancanza di libertà, una nuova libertà.
La curiosità che metto nella fotografia è figlia di un modo di vedere maturato sfogliando i libri di Luigi Ghirri, Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Fulvio Roiter, Mimmo Jodice e poi altri più lontani come approccio ma non trascurabili, come Henri Cartier Bresson, Robert Doisneau…
A questa ricetta va unito un interesse per il costruito, per gli elementi trasformati o condizionati dal tempo e un grande amore per i resti archeologici, non come spoglie di un passato perduto ma come protagonisti viventi della spazialità odierna, archeologie “moderne” comprese."
Marco Oppici

Archivio mostre: progetti
bottom of page